Storytelling della keynote del prof. Giuseppe Attardi per il convegno AIUCD 2021
Giuseppe Attardi è stato professore di Informatica all’Università di Pisa. In passato ha lavorato al AI Lab del MIT, al Sony Paris Research Laboratory, all’ICSI di Berkeley e allo Yahoo Research Barcelona.
Ha sviluppato Omega, un precursore dei linguaggi ontologici per il Web; CMM, il garbage collector usato in Java e DeSR, un analizzatore grammaticale per diverse lingue. Ha partecipato allo sviluppo di Arianna, il primo motore di ricerca italiano, e di iStella. È fondatore o socio di diverse startup, in Italia e in Spagna. Si è occupato della realizzazione delle reti in fibra ottica del JRC di Ispra, dell’Università di Pisa e della rete nazionale della ricerca GARR.
Ha promosso la diffusione di Internet in Italia attraverso la campagna No TUT per ridurre i costi di accesso alla rete.
È stato responsabile della realizzazione della piattaforma cloud del GARR. Ha contribuito alla stesura della strategia italiana sull’Intelligenza Artificiale e alla nascita del primo dottorato nazionale in Intelligenza Artificiale. L’obiettivo principale delle sue ricerche attuali è di rendere i computer in grado di comprendere il linguaggio umano, utilizzando tecniche di Deep Learning
Negli ultimi anni siamo stati testimoni di un precipitoso e in qualche modo inaspettato incremento nell’utilizzo della tecnologia in ogni ambito della vita
Maggiore libertà da filtri e censure
Maggiore uguaglianza, stesse opportunità per tutti
Eliminazione di parassitismi e intermediazioni
Partecipazione più vasta e maggiore traparenza
Arricchimento culturale tramite libero accesso al sapere
Miglioramenti dovuti alla tecnologia ci sono stati, ma negli ultimi dieci anni la situazione ha preso una deriva inaspettata
Minuto 3.19
Negli ultimi 45 anni abbiamo assistito allo sviluppo di 3 General Purpose Technologies
GPT è una tecnologia che cambia drasticamente il funzionamento della vita dell’uomo e della società
Ray Kurzweil (inventore, autore di best-seller sullo sviluppo tecnologico e il destino dell’umanità e Director of Engineering di Google)
nel 2013 ha dichiarato che nei prossimi 35 anni saremmo stati capaci di fare upload dell‘intero sistema nervoso umano nei computer - evento da lui definito singularity
Di fronte ai cambiamenti nel funzionamento della vita dell’uomo e della società in cui viviamo, è necessario affrontare la questione da punti di vista diversi, non solo tecnologici
Che quest'anno si è svolto interamente online
TEMATICHE AIUCD 2021
Digital public humanities
Open culture
Reti sociali
Tech-economy
e-Participation
Tecnologie assistive per l’inclusione
Minuto 5.18
Le accelerazioni che sono avvenute tramite la tecnologia possono essere spiegate per effetto delle seguenti leggi esponenziali:
La legge di Moore
riguarda la tecnologia
descrive la velocità di crescita della potenza di elaborazione dei computer
Spiega com’è stato possibile realizzare dispositivi portatili sofisticati a costi abbordabili ed espandere la connettività in Internet a 4 miliardi di persone
La legge di Zipf
deriva dai limiti della mente umana, che può ricordare solo poche cose alla volta e spiega come l’attenzione finisca per concentrarsi su pochi elementi
L’attenzione si concentra sui pochi in cima alla lista, che la catturano quasi interamente, lasciando pochissimo spazio agli altri
A queste 2 leggi va aggiunto un terzo elemento
il principio di Pareto
un risultato di natura statistico-empirica che si riscontra in molti sistemi complessi dotati di una struttura di causa-effetto
È importante capire come si sviluppano i fenomeni, non sono avvenuti improvvisamente.
Dietro alla rivoluzione digitale ci sono all’opera questi 3 meccanismi di fondo
Legge di Moore
Legge di Zipf
Principio di Pareto
che la nostra mente fa fatica a comprendere
Minuto 9.00
Lo psicologo Daniel Kahneman propone un esempio interessante nel suo libro
Thinking Fast and Slow
che mostra come la nostra mente abbia dei limiti nel comprendere certi concetti
La crescita esponenziale è un fenomeno che la mente umana non riesce a comprendere, e che quindi non siamo in grado di prevedere, e di controllare
Minuto 11.50
Con la velocità del digitale il fenomeno di espansione non resta limitato ad un solo settore: avviene in tutto il mondo e si estende in altri ambiti
Per poter affrontare le questioni bisogna comprenderle, vanno dati dei
MODELLI INTERPRETATIVI
Uno è quello di
Questo modello ci spiega cosa c’è di nuovo nel mondo digitale:
esiste una
dimensione materiale
in cui si produce con merci fisiche
e una immateriale in cui le merci sono digitali
DIMENSIONE IMMATERIALE e MATERIALE
La dimensione immateriale ha proprietà di base molto diverse da quella materiale che conosciamo e alla quale siamo abituati – letteralmente – da millenni.
Mentre la dimensione materiale è disconnessa, e ha costi reali, quella immateriale è caratterizzata, quasi sempre, da costi variabili nulli, è connessa e il trasferimento avviene in tempo reale
Un altro
modello interpretativo
è quello che ha illustrato Shoshana Zuboff, ricercatrice di Harvard, in Surveillance CapitalismCAPITALISMO DELLA SORVEGLIANZA
La nostra società è caratterizzata da un’architettura globale di sorveglianza,
che costantemente scruta, osserva e sfrutta l’esperienza umana sotto forma di dati come materia prima per pratiche commerciali, indirizzando i comportamenti delle persone per fare gli interessi di pochissimi
TECH ECONOMY
Un altro modello interpretativo è quello che è stato definito da alcuni Platform Economy
e si basa sull'utilizzo di piattaforme e tecnologie digitali per far incontrare più efficacemente la domanda e l’offerta, apparentemente senza i classici intermediari
Il flusso di denaro va dai clienti alla piattaforma e dal venditore alla piattaforma.
Chi si mette nel mezzo e raggruppa miliardi di utenti riesce a guadagnare dei compensi che sono esorbitanti
Minuto 16.54
La messa al bando di Donald Trump
dalle piattaforme social ha sollevato l'attenzione
sul problema della censura
I giuristi dicono che non c’è niente da fare:
sono aziende private,
chi utilizza i servizi accetta i
terms of service,
quindi è prevista la cancellazione dell’account per
unlawful behaviour, contrario alla legge
L’opzione di non usare un servizio talmente pervasivo relega l’utente in un limbo.
Viene tolto il diritto ad un’identità quasi riconosciuta universalmente.
Le clausole contrattuali tra social media e utenti sono asimmetriche,
gli utenti non sono in condizione di esercitare una libera scelta incondizionata
(come previsto da GDPR)
Dal punto di vista legislativo, già oggi pubblicare qualcosa su Facebook è considerato equivalente alla pubblicazione a mezzo stampa.
Ma le piattaforme non sono responsabili dei contenuti veicolati e quindi non sono perseguibili legalmente
Una delle protagoniste del documentario
The Social Dilemma,
la dott.ssa Anna Lembke, medical director della Addiction Medicine presso la Stanford University, si sta occupando degli effetti psicologici delle piattaforme sin dal 1997, da quando cioè è stato coniato il termine
social media
Studi di imaging del cervello mostrano che i percorsi di compensazione sono attivati dal contatto sociale e dall’approvazione
I social media sono stati progettati per produrre un effetto di assuefazione.
Ogni nuova funzionalità che viene implementata ha lo scopo di tenere gli utenti online
Come ha sottolineato Tristan Harris, Design Ethicist di Google in passato, e co-protagonista
del documentario
The Social Dilemma
“se qualcosa è uno strumento, giace immobile, in attesa di essere usato. Se non è uno strumento, si aspetta qualcosa da te. Ti seduce, ti manipola, vuole qualcosa”
Minuto 20.56
Minuto 30.38
Le grandi multinazionali dell’ITC, e i loro patrimoni, si stanno espandendo sempre di più e le concentrazioni avvengono in 2 zone del mondo facilmente identificabili
Tra le cinque aziende leader in campo tecnologico
Amazon rappresenta un caso particolare:
nata nel 1995 a Seattle, nello stato di Washington, come libreria online,
è diventata in pochi anni la più grande internet company al mondo
L'spansione incontrollata genera concentrazione, che fa crescere esponenzialmente i guadagni, e permette di estendere le attività da un settore all’altro
Innanzitutto dobbiamo comprendere i fenomeni,
e poi dobbiamo in qualche modo
essere in grado di padroneggiare la tecnologia, capire come funziona,
saperla usare e non esserne succubi
Minuto 33.20
Gli informatici tendono a pensare che tutto si possa risolvere con la tecnologia
Sappiamo dagli psicologi che per uscire da un’assuefazione
occorrono aiuti specifici ed è molto difficile e faticoso
ma il primo passo per intraprendere un percorso di guarigione è
riconoscere di avere una dipendenza
Quindi la premessa è di comprendere
Per contrastare le dinamiche di concentrazione e monopolio sono state proposte soluzioni elettroniche basate sulla decentralizzazione e l’open source
ll problema è che nessuno usa questi social, la legge di Zipf dice che tutti quanti usano quello più popolare, e quello appena sotto ha circa la metà
Un’altra soluzione tecnologica è stata proposta da
Tim Berners Lee,
che è l’inventore del world wide web:
“I created the web, here is how to fix it”
recita il titolo di un
articolo uscito sul New York Times nel 2019
Propone il suo progetto Solid:
invece di dare i nostri dati alle piattaforme li mettiamo in un posto,
dove vengono tenuti sotto controllo.
Esistono soluzioni alternative...
ma sono tutte dei palliativi se non si va alla radice del problema:
i servizi gratuiti pagati dalla pubblicità
Invece di avere servizi che sono pagati vendendo gli utenti alle piattaforme,
si possono fare abbonamenti o donazioni
Avremmo in questo modo dei servizi che sono nostri, non di qualcuno che li sfrutta perché vuole acquisire le nostre preferenze personali per vendere pubblicità
dando vita ad una perversa dinamica in cui
l’obiettivo principale è catturare l’attenzione dell’utente,
tenerlo online per riuscire a profilarlo in maniera sempre più dettagliata
Un ottimo esempio di approccio indipendente
e non supportato da annunci pubblicitari è
Wikipedia.
È un servizio gestito dagli stessi utenti che si supporta con delle donazioni
Richard Stallman, noto per aver lanciato la
Free Software Foundation,
un’organizzazione non profit a sostegno dello sviluppo del software libero,
sostiene che bisogna proibire per legge
qualsiasi sistema di raccolta dati
Al fine di porre rimedio alla situazione di incertezza che ha sinora accompagnato il mercato digitale, la Commissione Europea sta puntando ad introdurre nuove normative, che sono al momento in discussione
Minuto 36.20
Dopo aver riflettuto su quelli che possono essere interventi sulle cause dei problemi,
il prof. Attardi ha presentato 5 ipotesi di normative, citando le
Leggi della Robotica che compaiono nei racconti di fantascienza
dello scrittore Isaac Asimov
Oggi i robot sono dappertutto, tutti gli strumenti digitali e i sistemi automatici possono essere considerati tali, non hanno le sembianze umane ma sono dei meccanismi algoritmici
Il problema adesso non sono i robot, ma quelli che li usano
Ecco Cinque Leggi che dovrebbero essere stabilite per una società digitale più equa, consapevole e giusta, in cui gli esseri umani non vengano sopraffatti dalla tecnologia e manipolati da chi la sviluppa e implementa
Minuto 47.18
Le innovazioni tecnologiche che abbiamo visto svilupparsi in questi anni hanno portato a stravolgimenti radicali nella società: economici, sociali, politici e psicologici
Grandi cambiamenti, tutt’ora in atto e in continua evoluzione, che hanno comportato degli effetti nella vita dell’uomo, molti dei quali sono stati positivi, ma altri sono negativi, e adesso iniziano a delinearsi sempre più chiaramente
Occorre affrontare la questione degli effetti negativi da tutti i punti di vista, e trovare soluzioni che considerino i problemi nella loro interezza
Ormai non possiamo più utilizzare le categorie e gli strumenti che usavamo uno o due secoli fa
Minuto 53.10
Un effetto importante è la questione legata alla libertà di espressione sui social media