20 gennaio 2021 - ore 14.50-15.00

con Simonetta Montemagni e Roberto Basili

IJCoL, o Italian Journal of Computational Linguistics

2499-4553

L’Italian Journal of Computational Linguistics nasce nel 2015 e da allora viene pubblicato dall’Associazione Italiana di Linguistica Computazionale (AILC, https://www.ai-lc.it) di cui costituisce uno dei principali strumenti al servizio della comunità italiana per la promozione e per la diffusione della ricerca nel campo della Linguistica Computazionale. La rivista copre un ampio spettro di temi che ruotano attorno a linguaggio e computazione affrontati da prospettive diverse: al suo interno, numerosi sono gli articoli che si soffermano sul contributo della linguistica computazionale all’interno del più ampio settore delle Digital Humanities, inclusa una Special Issue su “Digital Humanities and Computational Linguistics” pubblicata nel 2016. IJCoL nasce come rivista peer–review con cadenza semestrale, ed è gratuitamente consultabile e scaricabile on-line nel rispetto dei requisiti dell’Open Access. La rivista si colloca in Classe A per l’Area CUN 10 “Scienze dell’antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche”, Settore GLOTTOLOGIA E LINGUISTICA.

21 gennaio 2021 - ore 14.50-15.00

con Fabio Ciotti

UD Umanistica Digitale

ISSN 2532-8816

Umanistica Digitale è la rivista in platinum open access dell’AIUCD (Associazione per l’Informatica Umanistica e la Cultura Digitale). In linea con gli obiettivi dell’associazione intende proporsi come luogo di comunicazione, riflessione e dibattito sui temi dell’Informatica umanistica e delle Digital Humanities: dai fondamenti teorici e metodologici dei modelli e dei metodi computazionali nelle scienze umane alla sperimentazione e applicazione di strumenti informatici e sistemi digitali in tutte le aree delle discipline umanistiche; dalla considerazione dei nuovi fenomeni delle culture di rete alla analisi dei cambiamenti nella comunicazione scientifica e nelle infrastrutture per la ricerca. UD è una rivista scientifica e dunque si rivolge a una specifica comunità; ma ambisce anche a divenire un luogo aperto, accessibile a un pubblico più ampio, in modo da contribuire ad estendere e rendere sempre più molteplice quella stessa comunità.

22 gennaio 2021 - ore 10.00-10.15

con Alessandro Longo

Agendadigitale.eu

ISSN 2421-4167
Testata scientifica e giornalistica. Lo scopo è creare un luogo per accompagnare i passi dell’Italia verso la necessaria rivoluzione digitale. Agendadigitale.eu non segue quest’evoluzione nel day by day, perché lo scopo non è l’aggiornamento puntuale sui fatti bensì la ricostruzione di un senso complessivo. Può servire a capire quello che sta cambiando davvero, nella struttura del nostro Paese che cerca di abbracciare il digitale. L’ambizione, anche attraverso i nostri Protagonisti che credono nel progetto, è provare a incidere sull’agenda politica. Per migliorare la normativa e individuare gli intoppi nella sua realizzazione. Gli strumenti che utilizziamo per questo scopo sono due. Ci sono i commenti, affidati a esperti e addetti ai lavori, con cui vogliamo generare un dibattito per affinare l’Agenda digitale. Una sorta di tavola rotonda permanente, “moderata” dalla redazione. La parte giornalistica, affidata a collaboratori specializzati, invece vuole dare le “pezze d’appoggio” al dibattito, offrire i momenti di sintesi. Le due parti convivono: l’idea è che il dibattito, anche tra gli addetti ai lavori, ha bisogno di condividere alcune conoscenze. Quelle essenziali, sull’Agenda, le metteremo appunto nel capitolo Essenziali. Andate lì per conoscere lo stato dell’arte, in sintesi. Nel grande flusso di informazioni che caratterizza il web e che a volte disorienta, è utile avere post it che aiutino a tenere dritta la barra.

22 gennaio 2021 - ore 14.50-15.00

con Franz Fischer

magazén

ISSN 2724-3923

magazén | International Journal for Digital and Public Humanities è la rivista interdisciplinare del Venice Centre for Digital and Public Humanities (VeDPH) incardinata nel Dipartimento di Studi Umanistici all’Università Ca’ Foscari Venezia e soggetta a double blind peer review con pubblicazione semestrale in open access in versione a stampa, in formato PDF e su web con le Edizioni Ca’ Foscari. Il VeDPH si fonda su un progetto d’eccellenza volto a stimolare il dibattito interdisciplinare e metodologico quale base per lo sviluppo collaborativo di risorse durevoli, riutilizzabili e condivise per la ricerca e la didattica nel campo delle digital e public humanities. Gli ambiti di ricerca comprendono Digital Textual Scholarship, Digital and Public Art History, Digital and Public History, Digital Cultural Heritage e Digital and Public Archaeology. Il nome magazén evoca la definizione storica dei locali pubblici nella Repubblica di Venezia, ossia luoghi di varia umanità e faccende fra cui scambi di informazione, accordi commerciali e banco dei pegni. In tal senso la rivista intende costituire una piattaforma aperta per un ampio spettro di discipline scientifiche e approcci metodologici che condividono il potenziale accademico del dibattito digital e public.